RENZI VARA IL NUOVO GOVERNO.
Matteo Renzi ha sciolto ieri pomeriggio la riserva con la quale aveva accettato l'incarico dal Capo dello Stato ed ha presentato il suo Governo. Lunedì alle Camere, per programma e fiducia. Lo sostengono PD, NCD, UDC, SCELTA CIVICA, e qualche altra stellina vagante della galassia politica. All'opposizione FORZA ITALIA (costruttiva, pro riforme, ha detto Berlusconi), la sinistra, la destra, quel che resta della Lega, e M5S, ovviamente. Ovviamente perché quelli non fanno mai niente di politicamente utile (chiunque abbia votato o simpatizzi per costoro, speriamo sia rimasto inorridito innanzi l'ennesima performance del loro capo durante l'incontro con Renzi, regolarmente trasmesso in streaming, perché il bello del capo è che non ha mai vergogna di se stesso e manifesta con imperturbabile disinvoltura tutto il peggio che rappresenta con assoluto candore. Solo che quando lo faceva da comico almeno faceva ridere, un po'. Per la cronaca: qualche mal di pancia interno al movimento sembrerebbe manifestarsi, ma pare già scattata la gogna dell'insetto-capo....). Da segnalare, nel PD, il gruppo di Pippo Civati che sta valutando in queste ore se confermare il no a Renzi, annunciato al direttivo del Partito il giorno della sfiducia a Letta. Confermassero il no, potrebbe esserci un addio del gruppo al PD. Dunque una maggioranza un po' labile per un governo che, giustamente, vorrebbe arrivare alla fine della legislatura (2018). Ma veniamo alla composizione dell' Esecutivo. Presidente del Consiglio Renzi, il più giovane di sempre. Sedici ministri. Metà donne. Diversi volti nuovi, speriamo competenti. Età media intorno ai quarant'anni. Giusta passione. Sostegno convinto di Napolitano alla scommessa. Insomma: o ce la fanno questi, che sta cosa l'han voluta senza guardare in faccia a nessuno, o povera Italia! Vediamo come navigano, son pur sempre.... in una palude. Cento giorni, ne riparliamo dopo i fatidici primi cento giorni! Ripetiamo: auguri Matteo, e non per portare sfiga.